The Rompere with the Infanzia post: He Man, l’Uomo

Posted on 19/03/2011

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DESSO LA SPACCOOOO

Adesso non è per menarla con gli anni ottanta pure io, non me ne frega niente di recuperare gli anni ottanta, che c’erano le giacche sfiancate con le spalline e la Gegia, non mi sembra proprio il caso. Però non posso neanche fare finta di non esserci cresciuto, o per lo meno sono cresciuto nei lasciti di quegli anni sversati abusivamente nel decennio successivo.

E così succede che vieni su guardando Italia 7 (oggi 7 Gold), perchè ci davano tutti i cartoni più fighi. E tra i cartoni animati fighi ce n’era uno che non so se ve lo ricordate, si chiamava Masters of the Universe. Anche se io a otto anni se mi dicevi così col cazzo che capivo di cosa parlavi, dovevi chiamarlo He-Man. Il Dominatore dell’Universo. A metà tra Conan il barbaro e una principessina finocchietta.

Beh insomma per farla corta He-Man l’abbiamo guardato tutti. He-Man spaccava abbastanza. Solo che a ripensarci a vent’anni di distanza a che cosa tentavano di raccontarci i signori della Filmation mi vengono un po’ di dubbi.

Allora già il tema generale della serie si appella ad una dinamica universale come “bene contro male”, che quando stai facendo una serie per i bambini di dieci anni è abbastanza conveniente appellarsi alle dinamiche universali. Ma i signori che si sono inventati l’universo di Eternia non hanno pensato di fermarsi lì, ma hanno applicato la teoria delle dinamiche universali anche alla costruzione dei personaggi stessi.

E così, andando a riguardare il cast di He-Man, ci troviamo di fronte ad un campionario di banalità talmente banale da essere geniale.

Partiamo dal protagonista della serie, ovvero il principe Adam. Lo ripeto: Adam. Il primo uomo. Quale nome migliore per il protagonista di una serie, peraltro perfettamente ariano?

E non finisce qui. Quando il principe Adam impugna la sua spada magica e recita la formuletta magica diventa He-Man. Che in italiano suona come Lui, l’Uomo.

Cioè, parliamone. Manco la fantasia di cercargli un nome originale.

 

-Bella vez, cheffai?”

-(nasconde malamente alcune riviste. Di scorcio si notano parte dei titoli ‘hustl’, ‘playb’, ‘lando’) Mah no niente…lavoravo a una cosa..una serie..

-Una serie? Bella lì! Di cosa parla?

-Eh? Cosa?

-La serie che stai scrivendo. Di cosa parla?

-Ah quella. Eh, parla di un supereroe.. Si, un supereroe.

-Orpo! E come si chiama?

-Uhm..heh, no beh è ancora provvisorio eh.. si chiama…ehm.. Uomo.

-Uomo?

-Si, uomo.

 

Capito il livello di banalità? E non è mica finita eh!

Il migliore amico di Adam/He Man? Of course, mister Man-at-Arms!

Tom Selleck in tuta da Robocop con le pistole sui bracci!

Aspetta, hai detto pistole sui bracci? Ma guarda un po’ che gioco di parole raffinato! Uomo con le pistole…SUI BRACCI!!

Fantastico.

He-Man e Man-At-Arms poi vanno anche in gita in campagna alla fonte del potere di He-Man, ovvero il castello di Greyskull.

E i miei amici lettori vogliono provare a indovinare che forma ha il castello di Greyskull?

 

BRAVI!!!! Un teschio grigio!!!

 

C’è del genio in tutto questo.

La migliore amica dei due compagnoni di sopra si chiama Sorceress, che in inglese vuol dire maga, e di professione fa la maga. D’altronde il vostro fornaio si chiama sicuramente Fornaio, e il vostro mescitore si chiama Vinaio e il nano scorbutico si chiama Brontolo e quello che starnutisce Eolo.

La lista continua per quasi tutti i personaggi eh..!

-Il tigrone fifone, animale domestico del principe Adam in barba a tutte le leggi sulla detenzione di animali selvatici, si chiama Cringer, in italiano traducibile come Fifone. Quando si trasforma assieme a He-Man diventa Battlecat, gatto da battaglia.

-Il nemico si chiama Skeletor, ed è uno scheletro.

-Uno dei compagnucci di Skeletor, un bestione peloso e coi denti di fuori si chiama Beast Man

-E ultimo, ma non per ultimo, il signor Tri-clops. Che aveva per l’appunto tre occhi. Utilizzabili però solo uno alla volta, e intercambiabili mediante praticissima ghiera incastonata sul cranio. Che fantasia fantasiosa. Davvero fantastico.

 

Ora, senza dubbio a dieci anni di tutte ‘ste cose non te ne frega niente. Però proviamo a fare un confronto con, che so, le Tartarughe Ninja. Quei quattro si chiamavano come QUATTRO GRANDI ARTISTI DEL RINASCIMENTO.

Amici della Mattel, che vi ci voleva a fare come quelli che hanno inventato le Tartarughe Ninja?

Avevate bisogno dell’estro di Steven Spielberg per inventarvi dei nomi convincenti?

O bastava che mollaste giù i giornaletti di donnine nude un sacrosanto minuto?

 

Posted in: Popkultur